Castello di Roccascalegna e le Grotte di Stiffe

L’Abruzzo è una terra tutta da scoprire e in questo articolo vi proponiamo due itinerari davvero interessanti in cui vale la pena imbattersi se avete programmato una visita in questa zona. Questi sono senza dubbio uno dei luoghi da non perdere se siete diretti in Abruzzo per una vacanza.

Castello di Roccascalegna

In provincia di Chieti, su una altura dalla quale si gode di una vista a dir poco mozzafiato, sorge uno dei Castelli più incantevoli di tutta la Regione, quello di Roccascalegna. A fargli da concorrenza c’è forse solo l’altrettanto suggestiva Rocca Calascio, in provincia dell’Aquila, scelta come location da film di successo come “Il Nome della Rosa” e “Lady Hawk”.

Il Castello di Roccascalegna fu costruito nel XI secolo su un complesso fortificato precedente, probabilmente risalente all’epoca dei Longobardi o dei Bizantini. Qui i Longobardi, dopo varie vicissitudini storiche, riuscirono ad insediarsi dando inizio ad un’epoca molto vitale per la fortificazione, che fu dotata di ponte levatoio, dormitori, chiesa, cisterna per raccogliere l’acqua piovana ed addirittura di un sistema modernissimo di servizi igienici.

Già noto agli arabi, che lo chiamavano “Ruqqah Gawrali”, il castello fu da sempre usato con fini difensivi. Proprio per questa ragione la fortezza fu posta su una altura difficile da raggiungere e da espugnare, su una possente roccia di arenaria che la sostiene in bilico sopra un profondo strapiombo, creando un panorama unico al mondo.

La Rocca è molto amata per questo aspetto tanto particolare dai fotografi e dagli appassionati dello “scatto” in genere. Circondata sorprendentemente da dolci chiazze di macchia mediterranea, nonostante l’altitudine, la Rocca sorge in una zona ai margini del Parco Nazionale della Majella.

Il clima relativamente mite, che favorisce la crescita di piante mediterranee, è dovuto al fatto che, in linea d’aria, la Rocca non è poi troppo lontana dal mare (circa 20 chilometri).

Grotte di Stiffe

Per tutti gli appassionati di speleologia ma anche per i semplici curiosi e per le famiglie con bambini, le Grotte di Stiffe, in Abruzzo, rappresenteranno un salto in un mondo magico e misterioso, creato nel sottosuolo dallo scorrere, dove impetuoso dove placido, di un corso d’acqua pronto a riemergere dalle profondità della terra.

Di fatti, l’ambiente sotterraneo noto con il nome di “Grotte di Stiffe” è in realtà una cosiddetta “risorgenza”, cioè un luogo in cui il fiume, dopo un percorso sotterraneo più o meno lungo, torna in superficie.

Una delle peculiarità delle Grotte di Stiffe, aperte al pubblico e percorribili in pittoresche vie naturali scavate nel sottosuolo, è che l’ambiente ed il paesaggio varia a seconda dei periodi dell’anno. Infatti la portata del fiume che in esse scorre cresce o diminuisce a seconda della quantità di acqua che raggiunge il corso dall’altopiano delle Rocche.

Tra stalattiti e stalagmiti di varie dimensioni e forme, infatti, può scorrere un ruscello placido e silenzioso oppure un fiume impetuoso e fragoroso, che può anche dare vita a cascate e laghi di notevole ampiezza.

Questo luogo tanto affascinante è conosciuto e sfruttato sin da tempi antichissimi. Nel XX secolo fu qui costruita una centrale idroelettrica in modo da ottenere il massimo rendimento energetico dall’enorme mole di acqua convogliata nel torrente. Negli anni ’70-’80 si comincio a ipotizzare uno sfruttamento turistico delle Grotte, che furono inaugurate ufficialmente nel 1991 con l’apertura del Complesso Turistico “Grotte di Stiffe”.