Visitare Palermo a piedi: 3 cose da non perdere

Palermo non è solo la quinta città italiana per numero di abitanti, ma è come uno splendido libro illustrato aperto sulle varie epoche storiche che ha attraversato.
Le sue architetture, le sue vie, i suoi monumenti sono quanto di più vario si possa immaginare. Tante le vestigia arabe che si fondono con il più austero stile normanno e l’effetto che ne sortisce è quello di stupire il visitatore, come quando ci si trova di fronte alla chiesa di San Giovanni degli Eremiti con le cupole rosse a ricordare le moschee. La splendida cattedrale gotica dà l’impressione di trovarsi in Spagna, maestosa e con la ricercatezza di stile tipica della Catalogna e la meravigliosa Cappella Palatina e Palazzo dei Normanni ricordano che qui pose la sua capitale Federico II di Svevia, che fece di Palermo culla di cultura e una delle città più splendenti di tutto il medioevo.

Tanti, tantissimi i monumenti da vedere, dai castelli arabi della Zisa e della Cuba a quello normanno della Favara, le numerose chiese sveve come la Basilica La Magione, San Cataldo e lo Spirito Santo e poi i palazzi nobiliari rinascimentali e secenteschi che si ispirano alle architetture spagnole. Non mancano neppure meravigliosi esempi di barocco siciliano e vie affiancate da originali costruzioni liberty, mentre lo stile neoclassico vede il suo trionfo nel grandioso Teatro Massimo.

Ma Palermo è una città che va conosciuta anche passeggiando per le sue vie per immergersi in un’atmosfera veramente particolare, si devono attraversare piazze come i Quattro Canti o la Pretoria, camminare tra le bancarelle dei caratteristici mercati della Vucciria e Ballarò e acquistare le famose panelle per uno spuntino veloce. Per rinfrescarsi basta sedersi a uno dei tanti locali e ordinare una granita, solo qui sanno prepararne di squisite e se ci si vuole allontanare un po’ dal traffico cittadino c’è l’Orto Botanico che, arricchito da uno splendido edificio neoclassico, ospita una varietà tale di specie da essere considerato uno dei più importanti d’Europa. E se prende la voglia di mare c’è Mondello, la più famosa spiaggia palermitana con la sua sabbia finissima e con un mare che alterna sfumature verdi e azzurre cristalline.

Teatro Massimo

In Italia siamo sommersi di opere storiche ed architettoniche di immenso ed inestimabile valore. Ed è proprio per questa numerosa abbondanza che non siamo in grado di valutare e conservare questi beni dell’umanità. Tra questi si annovera uno dei teatri moderni tra i più vecchi d’Italia, quello di Palermo, in Sicilia: il Teatro Massimo Vittorio Emanuele.
Il teatro in questione è in assoluto il più grosso spazio teatrale, adibito ad esecuzioni di musica lirica, d’Italia, ed in merito alla sua grandezza archittettonica è il terzo più grande in Europa.
Lo stile è quello neoclassico e poggia le sue fondamenta su quella che una volta fu la chiesa della Stimmate di San Giuliano.
Per rendere gli interni maestosi (d’ispirazione romana e graca) come li conosciamo oggi si scelsero i migliori materiali ed addirittura furono impiegati oltre centocinquanta maestri per lavorare meticolosamente le pietre e fornire gli intagli voluti dall’architetto Basile (che inizio la costruzione dell’opera).
Le decorazioni degli interni sono tutte in stile liberty così come i palchi e gli arredi, secondo la moda del tempo. Essendo un teatro non dobbiamo nemmeno trascurare l’acustica: infatti per mezzo di una asimmetria della sala l’architetto ha ottenuto un effetto molto particolare di risonanza al punto da permettere di amplificare la propria voce a dismisura.
Nel 1974 la struttura fu abbandonata per i motivi che possiamo ben immaginare: mancanza di soldi per effettuare un adeguato restauro conservativo. Solo nel 1995 venne riaperto al pubblico in tutta la sua maestosità.
Infine gli esterni del teatro riprendono gli stilemi dell’architettura neoclassica.
Queste perle devono continuare a vivere ed essere curate e preservate nel tempo.

Orto Botanico

L’Orto Botanico di Palermo risale al 1779, custodisce numerose specie di piante di ogni genere.Una parte molto suggestiva del percorso è l’Aquarium, dove sono ospitate numerose specie di piante acquatiche, come le Ninfee e i Fiori di Loto.
Nel vicino laghetto si possono ammirare i Papiri Egiziani, lo Scirpus Lacustris e il Cyperus Alternifdius. Sempre nelle vicinanze dello specchio d’acqua crescono i Bambu, mentre su di una collina artificiale spicca un esemplare di Albero del Drago.
Negli ultimi anni l’Orto Botanico di Palermo è stato arricchito molto, con numerose serre di vario genere, le quali occupano circa 1300 metri quadrati. La più antica è sicuramente la Serra Maria Carolina chiamata anche il Giardino d’Inverno, inizialmente era interamente di legno e si usavano stufe per poterlo riscaldare, successivamente è stato ricostruito in ghisa. All’interno di questa antica serra possiamo trovare piante che provengono dai Paesi caldi, come la pianta del caffè, la Bougainville e la Cannella. Di rilevata importanza è anche la Serra delle Succulente che ospita piante adatte al clima caldo arido, la Serra Sperimentale dove al suo interno ci sono piante di cotone, agrumi, canna da zucchero e anche molteplici varietà di frutti esotici e infine, la Serra della Regione, dove si coltivano in vaso le Palme del Viaggiatore,oltre che ad Anthurium di vario genere e altre piante adatte al clima tropicale.L’Orto Botanico di Palermo oltre alle numerosi specie vegetali ospita da parecchi anni una colonia di pappagalli Psittacula Krameri.

Piazza Politeama

Piazza Politeama è in realtà l’insieme di due grandi piazze della città di Palermo infatti Piazza Castelnuovo e Piazza Ruggero Settimo si uniscono e formano un unico grande spazio chiamato comunemente Piazza Politeama. Il nome viene ripreso dal Teatro Politeama Garibaldi che si trova sulla piazza e che colpisce per il suo ingresso formato da un grande Arco di Trionfo sormontato da una qudriga di bronzo guidata da Apollo realizzata da Mario Rutelli.

All’interno di questo enorme spazio possiamo ammirare due splendidi monumenti, la statua di Carlo Cottone, principe di Castelnuovo e politico italiano, realizzata nel 1873 e il Palchetto della Musica realizzato dalla famiglia Florio nel 1875 per evitare che nella piazza fossero costruite abitazioni.
Questo palchetto è costruito tutto in marmo bianco, sulla base è arricchito da colonne corinzie che richiamano il gusto neoclassico e rinascimentale usato in quel periodo.
Nel 2001 questa piazza è stata modificata e ristrutturata, è stata creata una grande pavimentazione rialzata, di circa 9000 metri quadrati, in pietra di Billiemi (un marmo molto duro e grigio che si ricava dal monte Billiemi) e nella pavimentazione sono stati incastonati circa 2000 punti luce molto piccoli utilizzati per illuminare la piazza.
Dopo questi lavori la piazza è diventata quasi interamente pedonale anche perchè trovandosi alla fine di Via Libertà e coincidendo con l’inizio di via Ruggiero Settimo (due delle strade più prestigiose di Palermo) questo spazio è diventato il centro principale della città, un luogo di incontri ed il posto dove si organizzano eventi e manifestazioni.