Itinerari Ducceschi: arte e cultura tra Siena e San Gimignano

I capolavori dei sensi, il bello e il buono nelle terre di Siena prevede tre itinerari tra arte e gastronomia che si sviluppano nell’arco di un weekend ciascuno. Il primo vede protagonista Siena, le sue bellezze duccesche e le sue dolcezze. Il secondo si sposta da Siena in Valdelsa, culla di artigianato ed enogastronomia tra torri e ricordi ducceschi. Il terzo ed ultimo itinerario esplora il sud delle Terre di Siena, cuore del Brunello, del Nobile e del pecorino. Mettendo insieme gli itinerari possiamo spendere un’intera settimana nelle terre di Duccio alla scoperta dei suoi capolavori.

Duccio di Buoninsegna

La produzione artistica di Duccio a Siena, itinerari tra le vie della città visitando il Museo dell’Opera del Duomo, che ospita oggi le più famose e grandi (anche per dimensioni) opere di Duccio di Buoninsegna, la Maestà e la Vetrata. Nel pomeriggio vi suggeriamo una visita al Palazzo Pubblico dove potrete ammirare la consegna del Castello di Giuncarico ad opera di Duccio ed altre grandi opere quali la Maestà ed il Guidoriccio da Fogliano del Martini, nonché l’Allegoria del Buono e Cattivo Governo del Lorenzetti. Visitare Siena, il Duomo, che conserva una delle immagini più venerate dai senesi, la Madonna del Voto, e la Cripta, straordinario ciclo di pitture sottostante il Duomo, e scoprire altri aspetti della città attraverso una degustazione di vini DOCG presso l’Enoteca Italiana.

La valle del fiume Elsa

Oggi in Valdelsa, all’ombra della fortezza di Monteriggioni. La prima tappa sarà la pieve dei SS Pietro e Polo a Santa Colomba che ospita due straordinari affreschi di uno stretto collaboratore di Duccio. La visita a Casole d’Elsa approfondisce la conoscenza dell’arte duccesca con la Maestà del Maestro della Maestà Aringhieri nella Collegiata. L’itinerario di oggi si potrà concludere a Colle di Val d’Elsa con la visita del Museo Civico e di Arte Sacra nel borgo della cittadina medievale, anche famosa nel mondo per la produzione di cristallo.

San Gimignano

Continua la scoperta della Valdelsa e dei castelli del Chianti. Questa tappa ci porta a San Gimignano per chi vuole degustare la Vernaccia, i cui vitigni ricoprono le colline sottostanti le torri ed incorniciano la stupenda cittadina, che si è magnificamente preservata nei secoli. Centro posto su un colle che domina la Valdelsa, sorge in una zona di insediamento etrusco. Raro esempio di urbanistica medievale, la città ancora cinta dalle mura duecentesche, conserva quindici delle originarie settantadue torri e numerosi edifici dell’epoca comunale. Fra i monumenti più antichi sono la chiesa di San Pietro (sec.XI) e la collegiata (metà del sec. XII). L’interno, a tre navate, è adorno di notevoli affreschi e comprende la cappella di Santa Fina, capolavoro del rinascimento toscano dovuto a Benedetto e Giuliano da Maiano e decorato dal Ghirlandaio.

Profumo di Chianti

La degustazione prosegue nel Chianti, tra Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti dove si staglia il Castello di Brolio che preserva un polittico di un seguace di Duccio. Ci si può spostare poi nel sud delle Terre di Siena. Ci si dirige lungo la Via Cassia per la chiesa dei SS Giacomo e Cristoforo a Cuna. Sono, poi, i musei che si incontrano sul percorso ad arricchire la ricerca della scuola duccesca: a Buonconvento il Museo dl’Arte Sacra della Val d’Arbia, a Montalcino il Museo d’Arte Sacra e, con una piccola deviazione ad Asciano il Museo d’Arte Sacra a Palazzo Corboli. A Montalcino tappa fondamentale in Enoteca per la degustazione del rinomato Brunello. Per i buongustai è possibile fermarsi presso una della osterie per un pranzo a base di pinci (pasta senese, chiamata pinci solo a Montalcino e pici nel resto della provincia).

Pienza

L’itinerario si conclude a Pienza, per una degustazione del formaggio pecorino prodotto localmente. Consigliata una visita al museo di Pienza, che ospita opere di alcuni tra i più noti seguaci di Duccio. Nel pomeriggio potrete visitare Montepulciano e la chiesa di San Biagio che ospitano opere attribuibili al “Maestro di Badia a Isola” dei primi anni del Trecento. Tra la visita di Montepulciano e San Biagio non potete mancare di degustare il Nobile di Montepulciano con soste “gustose” ed un passeggiata per le ripide vie della bellissima cittadina.