Mantova: camminata a piedi tra i 3 laghi artificiali

Mantova in Lombardia è una città molto particolare della Lombardia, tant’è che è soprannominata “la città dei tre laghi” per la sua strana conformazione geografica.
E’ infatti circondata da tre laghi: il Lago Superiore, quello di Mezzo e quello Inferiore.
Altra caratteristica della provincia lombarda è la presenza dei fiori di loto.

I tre laghi sono tutti artificiali. Furono create dalle anse del fiume Mincio da Alberto Pitentino, ingegnere idraulico. I mantovani, infatti, volevano una città che fosse sempre lambita dall’acqua e non solo quando il fiume Mincio era in piena. La sua opera iniziò nel 1188 e si concluse nel 1199.
Il progetto prevedeva di un ponte diga capace di trattenere e alzare le acque provenienti a monte dal la diga per creare il Lago Superiore.
Un altra costruzione, ovvero uno scaricatore, faceva, invece, defluire le acque agli altri due laghi (Di Mezzi e Superiore)

La città dei tre laghi, originariamente era… la città dei quattro laghi! Oltre ai tre che attualmente la bagnano, ne esisteva un quarto, il Paiolo.  Le degenerazioni degli specchi d’acqua in paludi malsane, durante il settecento, portarono al prosciugamento del Paiolo. Tra il 1775 e il 1780 gli austriaci avviarono la bonifica dell’ex lago e la realizzazione del canale Paiolo Basso.

I fiori di Loto formano un’isola galleggiante nel Lago Superiore che circonda Belfiore (località situata ad ovest della città).
Si tratta di fiori importati. I suoi tuberi furono portati qui dalla naturalista Anna Maria Pellegreffi. Il suo scopo era di ricavare dai rizomi (ovvero dal fusto sotterraneo) la farina di loto per la panificazione. Questo tipo di alimento non ebbe successo, ma i fiori rimasero ad adornare il lago.
La leggenda, invece, si rifà ad una storia romantica. Una giovane orientale, morì cadendo nelle acque del lago in cui si stava specchiando. L’amato, prima di affogarsi a sua volta per seguire le sorti del suo amore, gettò nelle acque dei semi del fior di loto affinché il profumo e la delicatezza dei fiori che si aprono nella stagione estiva ricordassero per sempre il profumo e la dolcezza della sua donna.

Google Arts&Culture è una raccolta fotografica digitalizzata di opere d’arte esposte in vari musei. Ebbene, Mantova, è l’unica città che viene intesa come un museo urbano e, quindi, presente sulla piattaforma.
Digitando il nome della città lombarda sulla barra di ricerche si trovano 51 esposizioni, 465 elementi e 9 musei virtuali.