C’è stato un tempo in cui per decidere la propria meta si iniziava con la visita ad una Agenzia di Viaggi per raccogliere cataloghi e brochure, c’è stato un tempo in cui biglietti aerei, voucher, conferme e itinerari erano documenti cartacei che si ritiravano in Agenzia, dove anche si chiedevano consigli, suggerimenti che talvolta influenzavano la decisione e la destinazione della vacanza. Tutto ciò ormai è archeologia della memoria.
Nella stragrande percentuale dei casi oggi il viaggio ha inizio davanti allo schermo di un computer o di uno smartphone navigando nella comunicazione globale del web, confrontando offerte, quotazioni, servizi, sfogliando gallerie di immagini, leggendo articoli e critiche e giudizi e pareri di altri viaggiatori e maturando di conseguenza le proprie suggestioni. Quindi, se non sempre, ormai le partenze sono il risultato di un contributo individuale attivo e soggettivo, tutti possono definirsi ‘esperti’ e nessuno ha più bisogno di delegare o di affidarsi completamente ad addetti di settore con la conseguenza di un notevole calo del giro d’affari per le agenzie di viaggi. Il passaparola c’è ancora, ma al giorno d’oggi la maggior parte delle persone preferiscono informarsi online per tutta una serie di motivi.
Con il web il mondo si è ristretto e il turismo si è dilatato, il numero dei viaggiatori è aumentato e le proiezioni dicono che il turismo internazionale continuerà a crescere nei prossimi 2 decenni in maniera sostenuta anche se con un ritmo più moderato rispetto agli anni trascorsi ma con un aumento medio del 3,3% l’anno, il che significa che ogni anno circa 43 milioni di nuovi turisti si aggiungeranno al mercato del turismo globale, e questo in termini concreti vuol dire che dai 940 milioni del 2010, si passerà a 1,8 miliardi entro il 2030. Ovvero che nel giro di 2 decenni, 5 milioni di persone attraverseranno ogni giorno le frontiere internazionali per il loro tempo libero, per i loro affari o per altri scopi, sogni e motivazioni.
E’ una crescita che offre immense possibilità, perché il turismo può essere progresso economico, progresso sociale e se gestito con attenzione potrebbe anche riuscire ad essere, sostenibilità ambientale.
Il turismo online degli Italiani oggi inizia principalmente sulla piattaforma di prenotazione turistica più pubblicizzata negli ultimi anni: Booking.com. Si tratta della più larga selezione di Hotel, Alberghi, Casa Vacanze e non solo tra cui scegliere. Con pochi click è possibile prenotare il proprio alloggio preferito anche su Airbnb, la seconda piattaforma online più scelta dagli italiani, ma in cui non troveremo i classici Hotel (ancora per poco) ma appartamenti e stanze. In genere i prezzi medi degli alloggi sono inferiori su Airbnb ma il rischio di prenotare una struttura abusiva è sempre dietro l’angolo a causa dell’eccessiva semplicità con cui i gestori possono registrare un qualsiasi appartamento sulla piattaforma. Chi invece sceglie di prenotare direttamente un alloggio senza affidarsi ad un intermediario, spesso sfrutta la potenza di Google Maps che è in grado di indicare la maggior parte delle strutture ricettive sparse sul territorio col relativo numero di telefono da contattare per la prenotazione o il sito internet dell’alloggio. Un modo intelligente per risparmiare qualcosa sul prezzo finale del pernottamento.
Se una volta per viaggiare era indispensabile affidarsi ad un’agenzia qualora non si potesse fare affidamento sul passaparola di amici e parenti, oggi la tecnologia semplifica l’incontro tra la domanda e l’offerta attraverso intermediari online oppure contattando direttamente la proprietà, magari dopo aver visionato recensioni e canali social della struttura.