Bologna: cosa vedere in un weekend di cultura e storia

“Del scran e di bichìr, an in è mai trup” con questo antico detto in dialetto e che significa che di sedie e bicchieri non ce ne sono mai troppi, la Bologna grassa ed ospitale accoglie tutti coloro che la visitano.

Farlo durante la settimana significa immergerci in una città piena di vita, indaffarata nella vita di studenti da tutto il mondo che hanno scelto l’Università più antica dell’Occidente, ma anche di gente che conosce il lavoro come non pochi. E’ la Bologna che ha dato nel mondo l’immagine di città laboriosa dove però, insieme al dovere, ci si mette anche il piacere di vivere. E infatti, lo ritroviamo questo piacere, nei suoi cittadini ospitali ed allegri che amano la buona tavola ed il ballo, mantenendo tradizioni antiche mai dimenticate.

Quindi, per vedere una città differente, è consigliabile farlo in hotel durante un week end, quando la città specialmente d’estate, si svuota un pochino e risulta più pratico visitarla. Una meta al di fuori dei circuiti classici è rappresentata dalla casa dove visse Giosuè Carducci che oggi è trasformata a museo dove è possibile vedere manoscritti, ritratti, cimeli appartenuti al poeta e la sua biblioteca composta da oltre 40mila volumi. La casa era un oratorio del 1500 ristrutturato nel ’700 e poi requisito in epoca napoleonica per essere destinato ad abitazione. Attualmente la casa museo di Carducci ospita anche il Museo del Risorgimento.

E dal Risorgimento è possibile scendere fino al Rinascimento e all’era medioevale se visiteremo il quattrocentesco Palazzo Ghisilardi-Fava che ospita il Museo del Rinascimento e del Medio Evo. Una ricca collezione di ceramiche, armature, armi, codici miniati, strumenti musicali e sculture cha abbracciano un epoca che va dal XIII secolo fino al XV°. Curioso da visitare è il Museo del Soldatino Massacesi dove sono esposti settantamila pezzi tra soldatini e modelli di veicoli a partire dal settento ad oggi realizzati in stagno, carta, legno e latta e che provengono da vari paesi del mondo.

A Piazza Maggiore dentro Palazzo d’Accursio è possibile visitare il Museo Morandi che conserva 56 opere del famoso pittore bolognese del quale è ricostruita fedelmente l’atelier dell’artista.
Molti riterranno interessante effettuare una visita alla Collezione Storica Atc ubicata all’interno di una dismessa tranvia a vapore di Bologna e che ospita una delle poche raccolte di archeologia industriale dedicata ai trasporti pubblici: veicoli, attrezzature, documenti che testimoniano l’evoluzione del trasporto pubblico a Bologna nei secoli ottocento e novecento. Può risultare interessante la visita a Palazzo Bargellini (XVII secolo) che ospita il Museo Civico di Arte Industriale e la Galleria Davia Bargellini dove si possono ammirare una raro teatrino di marionette del ’700, una casa di bambole, una carrozza da parata, dei mobili e degli arredi, una raccolta di arti applicate che va dal XVI secolo al Settecento, sculture, arredi sacri, ceramiche, ricami ed una collezione di presepi.

Vedere la città anche in questi insoliti e curiosi luoghi e comunque faticoso e quindi risulta necessario il poter usufruire di un albergo confortevole e moderno che sia ben collegato con il centro cittadino e che possa essere un trampolino di lancio verso tutte le visite che andremo a fare per conoscere la città.
Quindi quando sceglieremo una struttura, dovremo verificare bene sia l’equa proporzione tra prezzo e qualità dei servizi ma anche la posizione e i mezzi che la collegano con le varie parti di Bologna.

Continuando con una esplorazione al di là delle canoniche visite che sempre si fanno al centro storico
non si può non visitare la neoclassica Villa Spada con il suo giardino all’italiana che è sede del Museo Storico della Tappezzeria. Divisa in sezioni che differenziano i tessuti semplici dai broccati, i ricami dai paramenti sacri ospita anche un archivio, una biblioteca ed un laboratorio di restauro.

Nella centralissima via Irnerio è possibile visitare il Museo di Fisica dell’Università di Bologna ubicato nella stessa sede dentro la quale Augusto Righi la fondò. Conserva collezioni di strumenti utilizzati non solo per la didattica dal seicento ad oggi tra i quali i dispositivi di ricerca di Majorana e le attrezzature sperimentali dello stesso Righi oltre a diverse strumentazioni del XX secolo rappresentate dai primi microscopi alle macchine di calcolo.

L’elenco di posti da visitare è davvero molto lungo e non si esaurisce con un solo fine di settimana per cui sarà necessario programmare una serie di visite a Bologna.