Cosa vedere a Genova in 3 giorni a piedi

La città di Genova è stata designata Capitale Europea della Cultura per l’anno 2004, quale miglior occasione per visitare questa città d’arte ricca di storia e aperta al futuro. Viaggiando in treno si arriva alla stazione centrale di Genova (Stazione Principe) e dopo esserci muniti di indicazioni e mappe al punto info della stazione ci incamminiamo verso i portici che si aprono su Piazza Acquaverde da dove iniziera’ il nostro viaggio alla scoperta di Genova.

Percorriamo via Balbo, diamo un occhiata al Palazzo Reale e alla Galleria Nazionale e ci dirigiamo verso via Sottoripa in piazza del Carricamento proprio di fronte all’acquario. Abbiamo fatto solo pochi passi e gia’ i profumi del porto e degli strettissimi vicoli si sono impossessati di noi.

L’acquario a pochi passi e’ troppo invitante ed allora lo scegliamo come prima meta, diamo uno sguardo al Porto Antico rinato da alcuni anni e diventato uno spazio turistico e culturale, paghiamo il biglietto ed entriamo! L’acquario di Genova che conta 60 vasche con piu’ di 4 milioni litri d’acqua e’ uno dei piu’ grandi parchi marini europei, lasciamoci trasportare dalle onde tranquille e sicure nei mari del Mediterraneo, scopriamo l’habitat degli oceani del polo e facciamo un tuffo ai tropici. Avviciniamoci sconsideratamente agli squali, sfioriamo una tartaruga marina, sbirciamo la vita intima dei delfini, il tempo di accarezzare una razza e siamo pronti per nuove scoperte.

Frequentato giornalmente da molte scolaresche (in estate sono previste visite anche notturne) e’ stato creato uno spazio dedicato agli strumenti didattici che fanno da contorno alla visita danno vita ad un vero e proprio laboratorio. Il laboratorio (quattro postazioni multimediali, biblioteca e un grande schermo per la proiezione di videocassette) viene anche utilizzato come supporto per le attività di ricerca dell’Acquario, ma anche come centro di documentazione per le ricerche delle scuole in visita.

Adesso non ci resta che riposarci e prepararci per la sera scegliendo uno dei tanti ristorantini che affollano il Porto Antico magari per gustare un buon piatto di pasta al Pesto genovese.

La mattina seguente con tutta calma gironzoliamo per i vicoli del centro storico scoprendo i famosi “carrugi”, cioè le vie strette del Centro Storico dove ad ogni angolo spesso a sorpresa emergono antiche e bellissime chiese. Ci soffermiamo giusto il tempo per assaggiare un bella porzione di focaccia genovese e ci addentriamo nel Palazzo Ducale in Piazza De Ferrari.

Sede del Governo della citta’ nel medioevo diventato con l’avvento dei Dogi Palazzo Ducale ha subito molte modifiche nei secoli. L’ultimo restauro durato 10 anni ci ha restituito il suo splendore storico, Vero e proprio “cuore pulsante” della citta’ utilizzato per mostre prestigiose in questo periodo viene utilizzato tra le altre cose come centro fisso per tutte le attivita’ culturali.

All’uscita del Palazzo Ducale facciamo qualche passo e ci troviamo davanti il Duomo di San Lorenzo con la sua facciata gotica. I borbotti del nostro stomaco ci inducono a fare un break e a dirigerci verso Piazza S. Matteo dove tra una chiesa incastonata tra i palazzi Doria siamo pronti per percorre Via Garibaldi, segno visibile del “Secolo d’oro dei Genovesi” e strada unica al mondo per il concetto urbanistico che l’ha ispirata e per la magnificenza dei suoi palazzi. Tocchiamo Piazza della Nunziata e ritorniamo indietro fono ad arrivare a Piazza Corvetto, scendiamo per via Roma magari prendendo nella parte interna della strada attarverso la galleria, lasciatevi tentare nel comprare qualche oggettino d’antiquariato e se avete voglia prenotate un posto al Teatro Carlo Felice o assistete a qualche prova.

Percorriamo via XX Settembre, con i suoi portici e le sue vetrine scintillanti prendete pure un buon aperitivo nell’attesa di celebrare la giornata con una buona cena raffinata e profumata. Siamo arrivati la terzo giorno di permanenza e ormai siamo alla fine del viaggio. Da lontano la Lanterna con la sua luce ci segnala che e’ venuto il momento di dire addio alla citta’.